© 2013, Milano
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Aventura di viver [2013]
 
 
Lost Song [2012]
 
 
Break it down [2011]
Questo è un album di musica popolare. Cioè gente che fa musica per la gente. Chiunque può ascoltare questi brani gratuitamente. Alla musica non importa se siamo "dentro" o "fuori". Ci mette tutti sullo stesso piano, attaccati alla nostra parte migliore.
 
 
REC / PLAY / NO PAUSE [2009]
Quando si fa musica insieme, inevitabilmente si creano nuovi canali di comunicazione: il rapporto con l’altro cambia. Facendo musica a San Vittore, le relazioni fra le persone detenute cominciano a basarsi sull’ascolto, sul rispetto e sulla collaborazione. La parte intatta del proprio sé, che si esprime tramite il suono, è la prova inconfutabile che l’umano è ancora lì, nascosto da qualche parte; e quando si manifesta, diventa una solida base per iniziare un percorso di recupero. La detenzione non è concepita soltanto come pena, ma anche come processo di rieducazione e riabilitazione psico-fisica della persona.
 
 
Angeli di sabbia [2008]
Il CD Angeli di Sabbia musica da San Vittore conferma l'idea che in questi anni è diventata il centro della mia attività artistica: la musica è l'arte dell'assoluto. E per assoluto intendo quello cosmico e matematico, le cui leggi tengono insieme sia le galassie che il ritmo di un tango. Leggi talmente fondamentali da essere inderogabili. L'intonazione non è un'opinione, è come due più due fa quattro. O un ritmo in tre quarti. Obbedendo a queste leggi, si accede alle parole della musica: accordo, concerto, armonia. Per fare musica gli esseri umani devono respirare lo stesso attimo, pulsare all'unisono. Quando ciò accade si libera la creatività e la creatività libera l'anima. Anzi, più lo spirito dell'uomo è costretto, limitato, imprigionato tra pareti (reali o immaginarie), più sembra si debba s-prigionare, incontenibile, la creatività! Come l'acqua in un tubo di gomma che più lo si stringe più il getto arriva lontano, così più una musica è regolata (limitata da regole rigide) e più il corpo è prigioniero, più l'anima dell'artista è libera. D'altronde, il blues insegna. Così l'ossessiva dolcezza della ritmica di "LA MIA STORIA" permette il fluire libero del rap. La filologica esattezza caraibica di "TIEMPO" o "MY DESTINY" fa evadere fino al sapore vero della propria terra. E' un disco ben fatto, questo, che ci fa intravedere il presente vero dell'Italia (il carcere spesso ne è un amplificatore): belle, italianissime canzoni d'autore quali "COME UNA PIUMA" o "CHICCO DI RISO" convivono con l'Africa di "ZOMBIE". Mi piacerebbe che nel prossimo si contaminassero tutti un po' di più: sarebbe un bel segnale.

Eugenio Finardi

Musica a San Vittore
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